Tutto è iniziato il 6 novembre scorso, quando il tronco corporeo di un uomo piuttosto robusto, decapitato e senza arti, fu rinvenuto a Cuautehmoc, una delle aree circostanti la capitale messicana.
Una psicologa è nei guai dopo che la polizia l'ha accusata di aver ucciso il marito, facendone a pezzi il corpo con una motosega e occultando i resti in diverse buste di plastica sparse in tutta l'area metropolitana di Città del Messico. Tutto è iniziato il 6 novembre scorso, quando il tronco corporeo di un uomo piuttosto robusto, decapitato e senza arti, fu rinvenuto a Cuautehmoc, una delle aree circostanti la capitale messicana. Poche ore più tardi, in un'altra zona di Città del Messico furono ritrovati altri resti: le braccia e le gambe, senza mani né piedi. La polizia iniziò a sospettare che si trattasse dei resti della stessa persona, tesi poi confermata dai medici legali.